Vuelta a España 2023, Lennard Kämna trionfa in fuga davanti a Matteo Sobrero – Battaglia fra big salta causa fango nella salita finale
Lennard Kämna chiude il cerchio alla Vuelta a España 2023. Il tedesco si impone al termine di una lunga fuga davanti a Matteo Sobrero in una giornata ricca di colpi di scena, anche se alla fine in classifica non succede granché, complice anche la neutralizzazione degli ultimi 2.050 metri a causa del fango che ha invaso il manto stradale nell’ultimo chilometro. Dopo alcune accelerazioni in pianura grazie al vento, i big arrivano compatti alla salita conclusiva e solo in vista del punto in cui viene preso il tempo arrivano gli scatti decisivi, con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che accelera spezzando quel che resta del gruppo, ma i distacchi sono minimi. Il compagno Sepp Kuss resta dunque in Maglia Rossa.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
La corsa comincia subito ad alta andatura e dopo cinque chilometri si registra subito una prima caduta senza gravi conseguenze però per i corridori coinvolti. Intanto, il gruppo, a causa del forte ritmo tenuto dai Jumbo-Visma e dell’intenso vento si rompe presto, con Sepp Kuss, Primoz Roglic, Jonas Vingegaard, Attila Valter, Jan Tratink, Wilco Kelderman, Dylan van Baarle (Jumbo-Visma), Remco Evenepoel, Mattia Cattaneo (Soudal-QuickStep), Aleksandr Vlasov, Nico Denz, Emanuel Buchmann (Bora-Hansgorhe) e Matevž Govekar (Bahrain-Victorious) che rimangono davanti. Dietro tocca agli uomini della Movistar cercare di riportare sotto controllo la situazione.
Una foratura costringe Valter a rialzarsi e a farsi riprendere dal gruppo cronometrato ad una ventina di secondi. Dopo qualche chilometro anche gli uomini della Bahrain – Victorious e della UAE Team Emirates decidono di collaborare all’inseguimento, ma questo tratto di percorso è molto esposto al vento e il plotone finisce per frazionarsi ulteriormente. Ben presto si aggiungono a lavorare in testa al gruppo anche Astana Qazaqstan e Intermarché – Circus – Wanty, ma il gap continua a crescere. Dopo una quarantina di chilometri, però, inizia a recuperare un po’ di terreno: ai piedi della prima salita di giornata il ritardo è di 23 secondi, ma nei primi chilometri dell’ascesa la fuga viene annullata.
Il ritmo nelle prime fasi di corsa è stato comunque molto alto (nella prima ora di gara i corridori hanno percorso 50 chilometri!) e questo fa sì che il gruppo sia già molto ridotto. In salita si forma una nuova fuga con Lennard Kämna (Bora-Hansgorhe), Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek), Matteo Sobrero (Jayco-AlUla), Rubén Fernández (Cofidis), Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguors RGA) e Daniel Navarro (Burgos-BH). Il gruppo sembra intenzionato a lasciar fare e così Chris Hamilton (DSM) prova a rientrare davanti, seguito poco dopo anche da Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost).
Prima dello scollinamento, mentre il ritardo del gruppo è già salito oltre i quattro minuti e mezzo, Hamilton riesce a riportarsi davanti; operazione che porta a compimento anche Caicedo nel corso della discesa. Intanto il gruppo si rialza e si prende un momento di tranquillità, fino a concedere quasi nove minuti agli attaccanti a 90 chilometri dalla conclusione. Il ritmo tuttavia non tarda a cambiare nuovamente visto che in un tratto favorevole, sferzato dal vento, si muovono i big che provano ad approfittare della situazione. Jumbo-Visma e Soudal – QuickStep portano così via un gruppetto di appena una ventina di unità.
A restare davanti sono così i soli Sepp Kuss (TJV), Marc Soler (UAD), Mikel Landa (TBV), Remco Evenepoel (SOQ), Primož Roglič (TJV), Jonas Vingegaard (TJV), Enric Mas (MOV), Juan Ayuso (UAD), João Almeida (UAD), Hugh Carthy (EFE), Aleksandr Vlasov (BOH), Einer Rubio (MOV), Santiago Buitrago (TBV), Attila Valter (TJV), Mattia Cattaneo (SOQ), Antonio Tiberi (TBV), Nelson Oliveira (MOV), Lorenzo Germani (GFC), Pieter Serry (SOQ), Nico Denz (BOH), Edward Planckaert (ADC) e Kaden Groves (ADC), mentre dietro sono Groupama – FDJ, Ag2r Citroën, TotalEnergies e Bora – hansgrohe a fare lo sforzo per rientrare visto che Lenny Martinez, Cian Uijtdebroeks e Steff Cras sono rimasti dietro.
La situazione sembra disperata per gli inseguitori, che rapidamente perdono 1’30” mentre i big continuano a spron battuto, riportandosi ad appena tre minuti dai leader, che proseguono di buona lena. La situazione tuttavia si placa quando il vento non è più un fattore decisivo e ormai riuscire a staccare qualcuno non è più una opzione. A tirare dunque non va quasi più nessuno, facendo tirare un sospiro di sollievo sia a chi è in testa che a chi insegue. Il ricongiungimento del gruppo avviene così a 50 chilometri dalla conclusione e da quel momento il vantaggio dei battistrada torna a salire, fino a tornare sopra i cinque minuti nel momento in vui viene annunciato che il tempo non sarà preso al traguardo visto il fango presente nell’ultimo chilometro. Eliminati anche gli abbuoni, per i big l’interesse nella tappa scende ulteriormente, anche se resta la possibilità di fare la differenza visto che il traguardo è posto 50 metri prima del cartello che indica due chilometri alla conclusione.
I battistrada arrivano così ai piedi della salita consapevoli di potersi giocare la vittoria. Parte subito una bagarre dalla quale emerge Matteo Sobrero, ma l’azzurro deve fare i conti sul rientro di Ghebreghzabier e, soprattutto, Kämna, che rilancia ulteriormente restando da solo al comando. L’azzurro prova a gestirsi alle sue spalle, ma nei tratti duri perde inevitabilmente terreno. Per il tedesco arriva così una splendida vittoria, che gli consente di trionfare nell’unico GT che gli mancava, mentre Sobrero chiude la tappa trenta secondi più tardi, in seconda posizione. Alla spicciolata arrivano gli altri fuggitivi di giornata, con tempi molto più alti, anche perché i tempi non contano, ma solo la posizione. I big arrivano così ad andatura turistica, tra chiacchiere e sorrisi.
Prima di questo era stata la Movistar a prendere in testa la salita, con Enric Mas che conferma grandi ambizioni. Sorrette peraltro da una ottima gamba visto che è il più pimpante a reagire allo scatto di Primoz Roglic che arriva dopo che la Soudal – QuickStep ha tenuto il ritmo nelle fasi centrali della salita, senza preoccuparsi dello scatto di Joao Almeida e Aleksandr Vlasov, che passano così con qualche secondo di vantaggio al punto di cronometraggio. Con il tre volte vincitore della Vuelta restano solamente Mas, Remco Evenepoel, Juan Ayuso e, per un pelo, anche Jonas Vingegaard, apparso poco brillante al momento del cambio di ritmo in salita, mentre gli altri sfilano poco più dietro, con distacchi che restano minimi.
Risultato Tappa 9 Vuelta a España 2023
Classifiche Vuelta a España 2023
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